STORM è un progetto che nasce per valutare e progettare una serie di misure per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale, con l’obiettivo di massimizzarne l’efficacia nello spazio e nel tempo.

Il tutto con un approccio innovativo, che vuole rendere i processi che sottendono, soprattutto, alla prevenzione, più orientati e partecipati rispetto all’utenza e ai cittadini, dando a questi una più ampia consapevolezza di cosa implichi la tutela dei beni.

L’obiettivo è quello di migliorare l’attuale stato dell’arte da un lato attraverso azioni preventive sulla conservazione delle strutture storiche e, dall’altro, mediante la previsione e l’individuazione di misure di emergenza creando una rete di conoscenze e di strumenti condivisa tra tutti i partner europei.

Gli strumenti e i servizi STORM intendono dare una visione globale ed olistica di tutta la catena del valore: un quadro di riferimento integrato che permette di gestire il bene culturale come centro di un ecosistema che ne migliora la salvaguardia con il supporto di tecnologie ICT.

STORM è testato in siti sperimentali esposti a diversi tipi di minacce e con peculiari caratteristiche tali da renderli singoli casi di studio. Essi sono localizzati in cinque diversi paesi: Italia, Regno Unito, Portogallo, Grecia e Turchia. I siti pilota, a loro volta partner del progetto, sono:

  • Il complesso monumentale delle Terme di Diocleziano a Roma, Italia.
  • Mellor Archaeological Trust nel Greater Manchester, Regno Unito.
  • Le rovine romane di Tróia nell’area di Setubal, Portogallo.
  • L’antica fortezza di Rethymno nell’omonima città a Creta, Grecia.
  • Il Gran Teatro di Efeso in Anatolia, Turchia.

Il progetto beneficia anche del sostegno di ICCROM, un’organizzazione intergovernativa fondata dall’UNESCO e dedicata alla conservazione del patrimonio culturale.

Il paradigma STORM prevede che per la salvaguardia del patrimonio artistico e culturale sia cruciale l’interazione di tutti i soggetti che popolano il territorio circostante al bene. In altre parole, tutte le categorie di stakeholders, siano essi amministratori, addetti alla gestione e manutenzione del patrimonio, responsabili della prevenzione ed del soccorso, cittadini fruitori debbono avere un canale di comunicazione dedicato attraverso il quale poter dare il proprio contributo alla tutela del patrimonio culturale ed artistico.